Paese che vai sapore che trovi



Una delle cose che amo particolarmente quando sono in viaggio è quella di individuare e apprezzare suoni, colori, sapori e profumi del posto. 
Il viaggio in Catalogna mi ha permesso di immergermi totalmente in tutto ciò. La musicalità contrastante delle due lingue  il castigliano e il catalano  spesso e volentieri in competizione tra loro, accompagnata dal ritmo della Sardana, danza tipica e simbolo dell'unità e dell'orgoglio catalano; il giallo e il rosso della bandiera ma anche il verde dei Montseny, il parco naturale in cui sono stata immersa per 7 mesi. Nella scoperta dei profumi e dei sapori certamente ha giocato un ruolo fondamentale la cucina con il suo vastissimo panorama gastronomico.
La posizione privilegiata della Catalogna sulla costa mediterranea e la ricchezza dei suoi monti e dei suoi pascoli favoriscono chiaramente una scelta variegata e generosa di ingredienti di ogni tipo, dal pesce agli insaccati alle verdure. Da qui l'interesse anche per i piatti "mari e monti" che contengono, cioè, pesce e carne insieme.




Vediamo insieme una carrellata di piatti tipici.

Piatti vegetariani:
  • Pa Amb Tomàquet (Pan Con Tomate): Pane strofinato con pomodori freschi e con un pizzico di olio e sale. Un vero alimento base della cucina catalana, ottimo in ogni momento della giornata.
  • Calçots: piccoli porri tipici della stagione primaverile, quando si tengono feste tradizionali conosciute come "Calçotadas". Le verdure vengono generalmente cotte al barbecue e servite con salsa romesco.
  • Escalivada: Un contorno caldo di verdure grigliate (generalmente melanzane, peperoni rossi, cipolle e pomodori)

Piatti di carne:
  • Botifarra: Una salsiccia speziata utilizzata sia per cucinare che come tapa con "pa amb tomàquet".
  • Escudella: Stufato catalano con carne, fagioli, patate, cavolo e a volte pasta. Viene servita in tre portate: brodo seguito dalla carne, seguita a sua volta dalle verdure.
  • Xai Rostit Amb 12 Cabeçes d'All: Tradotto letteralmente significa "agnello arrostito con 12 teste d'aglio": è esattamente quello che ti aspetteresti.
  • Embotits: È il nome di un piatto di salumi tipici vari tra cui la llonganissa de Vic (a base di carne di maiale) el bull (interiora di maiale), la Botifarra catalana (salsiccia).

Piatti di pesce:
  • Bacalao è l'equivalente del baccalà (merluzzo sotto sale) ed è tipico di questa regione.
  • Esqueixada: Un'insalata di peperoni, pomodori, cipolle, vino rosso, aceto e "bacalao" tagliato a strisce. 
  • Suquet de Peix: Una zuppa di pesce con patate, aglio e pomodoro. Per questa zuppa può essere utilizzata una grande varietà di pesce a seconda del pescato del giorno.
  • Fideuà: Una variante della paella di pesce in cui sottili spaghetti corti, chiamati appunto fideuà, prendono il posto del riso. Si tratta di una ricetta più propriamente tipica di Valencia che fa parte del territorio definito País Catalá.




Salse:
  • Romesco: Una salsa di mandorle, aglio arrostito, olio d'oliva e peperoncini rossi essiccati.
  • Allioli: Una salsa di aglio e olio d'oliva. Gli ingredienti vengono montati a lungo nel mortaio fino a formare una crema giallastra. 



Dolci:
  • Crema Catalana: Simile alla Crème Brulée francese. È fatta con zucchero, tuorli d'uovo e cannella e viene bruciata in superficie.

    • Mel i Mato: Un formaggio di capra morbido e non salato servito con miele e a volte noci.
    • Panellets: Piccoli dolcetti rotondi fatti di mandorle, zucchero, uova e pinoli. 

     

    Ma tra tutti questi gusti quelli su cui voglio soffermarmi maggiormente, perché hanno insaporito numerosi pasti condivisi, e che per me rappresentano il sapore del mio soggiorno catalano, sono il Pan amb tomàquet e l'Allioli che del resto richiamano i colori della bandiera





Pa amb tomàquet

letteralmente “pane con il pomodoro”, richiama in qualche modo la nostra bruschetta e, insieme all’allioli, è considerato il piatto più noto della cucina catalana.

La versione più semplice e comune del piatto consiste in una semplice fetta di pane, generalmente tostato, con mezzo pomodoro maturo strofinato e condito con olio d'oliva e sale. Nella ricetta contadina originaria il pane veniva accompagnato da una sardina in salamoia, ma oggigiorno si serve piuttosto accompagnato da prosciutto, formaggi o salumi affettati, sebbene si possa ritenere pa amb tomàquet una qualsiasi variante di panino o pane tostato purché il pomodoro sia stato strofinato sopra.

Il primo riferimento scritto riguardo questo piatto risale al XVIII secolo, quando la ricetta viene nominata come panboli bo nel libro Modo de cuynar a la mallorquina di Jaume Martí Oliver. Tuttavia alcuni autori sostengono che la ricetta sia anteriore, ma che semplicemente nei primi tempi non fosse stata apprezzata abbastanza da figurare nei ricettari, trattandosi d'una ricetta troppo semplice e povera. 

Secondo l'ipotesi più accreditata, infatti, la ricetta sarebbe nata spontaneamente nelle campagne, dove si sarebbero usati dei pomodori, spesso abbondanti nelle buone raccolte, per ammorbidire il pane secco.





Alloli 

Si tratta di una salsa antichissima, popolare, di pescatori e contadini, tipicamente mediterranea ed è considerata una salsa nazionale per la Catalogna. Costituisce, infatti, la base della cucina per tutti i paesi inclusi del cosiddetto Pais Català. Nella pronuncia popolare viene detta Aioli, Alioli o Allori (ad Alghero), e aïoli in franceseOttima come accompagnamento soprattutto ai piatti a base di carne e formaggi ma buona anche da spalmare da sola sul pane tostato nonostante il sapore deciso e piccante. Come dimenticare le merende a base di pane e alloli!!! 

A quanto pare le sue origini sono molto antiche: se ne ritrovano testimonianze già tra egiziani, greci e romani che sicuramente conoscevano una salsa molto simile.  "Piccante con olio e aceto (l'aglio) fa molta schiuma" scriveva, infatti Plinio il Vecchio nel I sec. d.C. 

Questa particolare salsa ricorda molto la skordalia, una salsa greca a base di aglio, ma se ne ritrovano di simili anche in altre culture, ad esempio in Libano con lo zeit bil toum  che letteralmente significa "olio e aglio" ma anche l'agliata in Italia o ancora la più nota e fortunata maionese per la quale si pensa che i francesi si siano ispirati proprio all'allioli. 

In versi pungenti, che lo scrittore Vicent Andrés i Estellés ha dedicato a questo sapore tipicamente catalano e precisamente di Menorca, questi afferma che la mionese altro non è che un allioli "gay":

“Jo defensava l’ allioli
aquella sabor, la seua trèmola solidesa
tu, al contrari, defensaves la maionesa
adduint testimonis cultíssims de gourmets
t’he de dir, malgrat tot, que la maionesa
és sols un allioli que va eixir maricó”




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